Bella recensione di Luigi Cattaneo su ProgressivaMente.
Ritornano gli Ifsounds (Runal alla voce, Fabio De Libertis al basso, Claudio Lapenna al pianoforte e alle tastiere, Dario Lastella alla chitarra, alle tastiere e ai synth e Gianni Manariti alla batteria), con un progetto ambizioso e variegato, diverso da quanto fatto in passato, soprattutto se lo si confronta con Apeirophobiadel 2010. Il presente è Reset, un lavoro che affonda nel classic rock, non disdegna ovviamente passaggi prog e folk ma si permette il lusso di trovate al limite del grunge dei Pearl Jam. Tuffi nei gloriosi settanta sono presenti ma non è un percorso che segue pedissequamente quanto fatto 40 anni fa, piuttosto gli Ifsounds tornano indietro mantenendo i piedi saldi nell’attualità. Tra le particolarità di Reset c’è da segnalare che è uscito in due differenti versioni, italiano e inglese (quest’ultima è quella che andiamo ad analizzare). Le dieci tracce dell’album mostrano una buona capacità di scrittura e spunti interessanti già a partire da When I was born again, alone new prog e grande attenzione per la forma canzone. Segue la buona verve strumentale di FR9364, improntata sulla chitarra di Lastella e la particolare 40-14, che parte in maniera molto tirata per poi variare nel break centrale e assumere i toni di un trip psichedelico e lievemente acido. Laura rompe la tensione elettrica di questo trittico iniziale e ci proietta lungo la strada di una soffice ballata arricchita dal trio di flauto e archi Hexperos, mentre I’ve Never hated anyone ha un evidente groove live adattissima per essere suonata dal vivo. Run away mostra come la band abbia un’attitudine rock che si adatterebbe anche per la radio se gliene fosse data l’opportunità, invece la breve Flashback andava probabilmente sviluppata di più per raggiungere un climax ideale. Fading to blue è un’altra ammaliante ballata tra il folk e lo psichedelico, la title track strumentale presenta un gruppo in grado di sviluppare con convinzione progressive e space, anticipando il buon finale di The tide. Reset è un come back dalla forte anima crossover e i diversi aspetti del loro comporre si amalgamano in un tutt’uno frizzante e fresco.