Solo due righe per segnalare la presentazione di Reset ad opera dell’amico Donato Zoppo.
Qui il link all’originale.
Reset: il disco della ripartenza degli Ifsounds
Melodic Revolution Records pubblica il sesto album della band, un disco a tema all’insegna delle sorprese: nuovo organico, sound più vicino al grande rock anni ’70, doppia versione in italiano e inglese
Ifsounds
Reset
10 tracce – 43 minuti
Melodic Revolution Records“Reset rappresenta un nuovo inizio da tutti i punti di vista, sia stilistico, sia concettuale: i testi parlano di come ricominciare, di come rialzarsi dopo uno shock, di come a volte il mondo che ci circonda si trasforma, come una spiaggia che appare diversa la mattina dopo l’alta marea. In un viaggio in auto ho visualizzato il titolo, che era già lì davanti a me come la soluzione più logica, ma che non riuscivo a vedere: Reset, come un nuovo inizio, nuove sonorità, nuova formazione, ma soprattutto nuova vita. E’ il nostro disco di ripartenza”. E’ orgoglioso ed emozionato Dario Lastella, fondatore e chitarrista degli Ifsounds, giunti al sesto album dopo numerose vicissitudini e cambiamenti: Reset è un lavoro all’insegna delle novità, che stupirà i vecchi sostenitori e catturerà nuovi amanti del nuovo rock italiano e straniero.
Se gli ultimi lavori della band Apeirophobia (2011) e Red Apple (2012) erano opere concettuali molto vicine alla poetica e ai suoni del progressive-rock storico e del new prog, con la presenza di voci femminili, Reset cambia parzialmente direzione e si abbevera alla tradizione del grande rock anni ’70. Il tema centrale dell’album, cioè il rinnovamento e lo spirito “primaverile” che scuote chi si rialza dopo uno scossone, ha condizionato anche il sound: non è un caso che i nuovi Ifsounds abbiano accolto tra le proprie file Runal, vocalist di estrazione rock-blues che ha una parte decisiva nell’economia di Reset. Nel brano Laura c’è anche l’ospitata di Alessandra Santovito, Francesco Forgione e Alessandro Pensa, flauto e archi degli Hexperos, una delle più apprezzate realtà internazionali nel campo del gothic folk barocco.
Un’altra novità è la lingua. Dopo cinque album in inglese, Reset è cantato anche in italiano, infatti gli Ifsounds hanno pubblicato due versioni dell’album: “Non mi ero quasi mai cimentato con testi in italiano ma avevo bisogno di esprimere i concetti in modo più diretto e quindi dovevo usare la mia lingua. La doppia versione nasce dall’esigenza di non spiazzare troppo i nostri fan storici, che già avrebbero dovuto ascoltare un disco con sonorità molto diverse, con una voce agli antipodi rispetto alle voci femminili dei vecchi dischi. Un disco solo in italiano sarebbe stato forse troppo, soprattutto per i fan stranieri! E’ stato strano usare la nostra lingua, ma alla fine l’importante è suonare “credibili”, cosa che purtroppo spesso non accade al rock in italiano. Speriamo di non aver subito anche noi questa maledizione”.
Reset conferma l’ottimo rapporto con l’etichetta americana Melodic Revolution Records, guidata da Nick Katona: gli Ifsounds fanno parte di una scuderia che ospita nomi del calibro di Phil Naro e opera con un approccio ‘alternativo’ al music business attuale. I ragazzi sono anche al lavoro per un videoclip promozionale, che verrà pubblicato prossimamente.