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Red Apple su MAT2020

Dicembre 4, 2012 - Album reviews

Bellissimo articolo dell’amico Athos Enrile sul progetto Red Apple apparso sulla rivista MAT2020.

“La MELA ROSSA degli ifsounds

Credo che sia davvero complicato spiegare la mole di lavoro che si nasconde dietro a “Red Apple”, nuovo album degli ifsounds.

Prendi in mano un CD, lo apri, sfogli il booklet, apprezzi – o no – il contenuto, e ascolti a ripetizione – o una sola volta. Questo è quanto accade per ogni nuova uscita, e spesso l’irrazionale vince, l’istinto domina, e quel primo contatto risulterà alla fine determinante.

Difficilmente si apprezzerà lo sforzo di ricerca, la costruzione dei testi, le ore passate a sudare e suonare in cerca di una soluzione che a volte stenta ad arrivare. Pare che tutto questo sia un comune denominatore e… se vuoi fare l’artista devi soffrire…

Come spiegare che il concept album “red apple” è collegato ad un vero book, pensato, scritto e riveduto più volte, concepito tra sforzo di fantasia e fotografia della nostra drammatica realtà? Il libro in questione si chiama “Mela Rossa”, ed è un romanzo ideato da Dario Lastella, leader degli ifsounds.

Ho avuto la possibilità di leggerlo quando ancora era una bozza, e ricordo di avere faticato per capire l’intreccio delle varie situazioni. “Art rock e letteratura raccontano insieme la storia di un finale possibile della nostra civiltà attraverso la follia di massa controllata dalle manipolazioni più ciniche dell’informazione”.

Questo commento è tratto dal comunicato stampa, ed è sintesi estrema del contenuto. I due percorsi, libro e album, viaggiano su binari paralleli, ma hanno un unico punto di partenza, con continue connessioni lungo il tragitto, una mutua alimentazione che ha fatto lievitare due progetti che, nella mente di Lastella, sono in realtà uno solo, con diverse angolazioni visive. Un vero peccato che al momento sia fruibile solo una frazione dell’intero, non essendoci ancora le condizioni corrette per la diffusione di “Mela Rossa” che, per esperienza personale, andrebbe letto prima dell’ascolto, riuscendo così a “godere” appieno l’attuale universo ifsounds.

Undici tracce per raccontare e sintetizzare una trama coinvolgente, undici brani dove la dinamicità è aiutata dal parlato – inglese – che unisce i vari episodi.

La proposta musicale è vincente, e mi riferisco alla qualità del lavoro finale. L’album contiene gli stilemi della tradizione progressiva, ma proposta da giovani artisti che dopo le assimilazioni del passato aggiungono idee e freschezza… oldnewprog potrebbe dare il mood generale.

Il rock si sposa a linee melodiche condotte con abilità e dolcezza dalla vocalist Federica Berchicci, i tappeti tastieristici si intrecciano con la tecnologia e un po’ di etnia, mentre radio e TV … annunciano novità in arrivo.

Il sound della band è qualcosa di originale, da scoprire, e a mio giudizio accessibile anche a l’utente meno “impegnato” – e ce ne sono tanti – perché la singola estrapolazione regge l’ascolto, senza cadere nel problema del “fuori contesto”.

Più lo ascolti e più ti piace questo “Red Apple”, e ancora una volta nasce spontaneo un commento, una riflessione che porta con amarezza a sostenere che il contenitore musicale ifsounds-Red Apple/Mela Rossa, proposto in tempi antichi, sarebbe stato un esempio da seguire ed imitare, avendone le capacità. E chissà che qualcosa non si metta in moto…

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