Ottima recensione di Andrea Romeo su L’Isola che non c’era.
A tre anni dall’uscita di Red Apple, e cinque dal precedente Apeirophobia, tornano a farsi sentire gli IfSounds ed il titolo del loro nuovo lavoro Reset ha numerose peculiarità che vale la pena di analizzare, partendo intanto dalla formazione, pressochè completamente rinnovata e che vede la presenza di due soli fra i membri storici, ovvero Dario Lastella, chitarre, tastiere e voce, e Claudio Lapenna, pianoforte, organo, tastiere e voce. Intorno a loro una nuova band, con tutto ciò che questo necessariamente comporta, ovvero nuovi rapporti, nuovi approcci musicali, nuovi stili esecutivi ed il sound del gruppo che ovviamente va a mutare anch’esso. Casualità, forse, ma molto più probabilmente una vera e propria necessità e intenzione di modificare qualcosa, di dare un seguito logico ai lavori precedenti, che però porti la band a staccarsi almeno in parte da quanto già realizzato: se la parola progressive, associata alla band già dagli anni ’90 e che aveva trovato una sua piena espressione nei due lavori precedeni, ha davvero un senso, tale senso andava necessariamente perseguito e valorizzato. C’era bisogno di andare oltre, di sviluppare nuovi discorsi musicali, di non ripetere se stessi, in sintesi di progredire.
L’innesto di Fabio De Libertis al basso e di Gianni Manariti alla batteria ha dato alla band l’occasione di effettuare una svolta, decisa, in chiave rock-blues, andando a ripescare un approccio molto “anni ‘70” e la voce di Runal, che prende il posto occupato precedentemente da voci femminili, ha il timbro giusto per impostare un rock più diretto, sicuramente meno “aereo”. In sintesi un rinnovamento nel solco della tradizione, una sorta di alleggerimento che permette agli Ifsounds di non tornare sui loro passi ma di affrontare il mondo musicale a loro più congeniale semplicemente da un punto di vista differente. Cambia l’ottica, certo, ma restano i legami di fondo con un decennio che è, a tutt’oggi, la maggiore fucina di stili, generi e sollecitazioni sonore.
Sono distanti, almeno nelle intenzioni, i tempi delle lunghe suite come Apeirophobia, anche se strumentalmente le strutture dei brani, pur avendo una maggiore linearità, mantengono quella complessità di fondo all’interno della quale ogni strumento riesce a dire la propria in modo compiuto e significativo. Accade sia in pezzi come Io non volevo odiarti, diretto ed ai limiti del metal, all’interno del quale esiste una ricercatezza che i decibel e l’impatto che generano non riescono comunque a nascondere; oppure in altri decisamente agli antipodi, come Scappa via, una ballad se vogliamo assolutamente classica. Ciò che si nota, già dal primissimo ascolto, è il fatto che la band molisana non si è assolutamente dedicata ad una semplificazione fine a se stessa: ha sì eliminato qualche sovrastruttura ritenuta probabilmente non più necessaria, ma non ha minimamente diminuito lo spessore del proprio lavoro: la presenza degli Hexperos, fiati ed archi assai noti nel mondo del gothic-folk barocco europeo, dimostra che, pur in forma differente, certi legami con la propria storia restano indissolubili. Lo strumentale Reset conferma, inequivocabilmente, che questa relazione fra la musica di ieri e quella di oggi è ancora fortissima.
Oggi fb mi ricorda che 3 anni fa usciva il nostro album Red Apple. L’album, tratto da un romanzo sci-fi che ho scritto contemporaneamente al disco, descriveva l’ipotetica apocalisse del 21-12-2012. Oggi, a distanza di 3 anni, posso dire che si trattava di un’ucronia. Ma la cosa più ironica e amara è che, mentre parlavo dei “massimi sistemi” in una fiction letteraria e musicale, un’autentica apocalisse stava sconvolgendo la mia vita personale, scardinandone i fondamenti costruiti negli anni precedenti.
Oggi probabilmente devo benedire quella rivoluzione, perché, anche se in maniera assolutamente traumatica, mi ha concesso una nuova e inaspettata possibilità di indirizzare la mia vita in una direzione realmente scelta da me e non più condizionata da fattori esterni.
Red Apple/Mela Rossa resta uno dei miei più grandi rimpianti artistici: riascoltando oggi il disco mi rendo conto di quanto materiale brillante avevo prodotto e di quanto le mie vicende personali mi hanno impedito di valorizzarlo al meglio sia nella realizzazione, che meritava un’attenzione e un impegno maggiore, sia nella successiva promozione che fu assolutamente inesistente.
Un esempio è questa Red Sun Tonight, forse uno dei migliori brani che ho mai scritto, ma che è pressoché sconosciuto anche agli amici della musica degli ifsounds. E probabilmente era inevitabile che in un'”apocalisse personale” venisse travolto anche il concetto stesso di ifsounds, che da lì a poco implose e solo con grande sforzo siamo riusciti a rimettere in piedi la band, ma con solo due dei musicisti presenti in questa registrazione. Vi ripropongo oggi questo brano (anche se il 5 novembre sarebbe toccato la title track Red Apple…), sperando che possa essere di vostro gradimento. Buon ascolto.
Our friend Marwin Meeuws of Progstreaming included Red Apple on his site.
Hear it. Like it. Buy it!
Bellissimo articolo dell’amico Athos Enrile sul progetto Red Apple apparso sulla rivista MAT2020.
“La MELA ROSSA degli ifsounds“
Credo che sia davvero complicato spiegare la mole di lavoro che si nasconde dietro a “Red Apple”, nuovo album degli ifsounds.
Prendi in mano un CD, lo apri, sfogli il booklet, apprezzi – o no – il contenuto, e ascolti a ripetizione – o una sola volta. Questo è quanto accade per ogni nuova uscita, e spesso l’irrazionale vince, l’istinto domina, e quel primo contatto risulterà alla fine determinante.
Difficilmente si apprezzerà lo sforzo di ricerca, la costruzione dei testi, le ore passate a sudare e suonare in cerca di una soluzione che a volte stenta ad arrivare. Pare che tutto questo sia un comune denominatore e… se vuoi fare l’artista devi soffrire…
Come spiegare che il concept album “red apple” è collegato ad un vero book, pensato, scritto e riveduto più volte, concepito tra sforzo di fantasia e fotografia della nostra drammatica realtà? Il libro in questione si chiama “Mela Rossa”, ed è un romanzo ideato da Dario Lastella, leader degli ifsounds. (altro…)
7th November 2012.
Gianni Vincenzi is a music therapist in Termoli (Italy) who observes the strange behaviour of four autistic boys who have gathered around a window shaking their arms and heads and repeating, “The Red Apple will cross this window soon.” One of the nurses films them with a mobile phone and uploads the video to the WebTube site. The video turns viral and gets millions of views in the following days and the boys become web-stars overnight.
Meanwhile, in a taiga in northern Mongolia, the Tsaatan shaman, Oyunbileg, announces the arrival of terrible cataclysms and the tribe decides to move north to seek refuge, notwithstanding the hard Siberian winter.
A week later a worrying report arrives on US General Steven Mallett’s desk: an extremely cold front from Antarctica is hitting South America although it’s almost summer there, Siberia is getting hotter and hotter, and a monsoon is reaching the Western Sahara area from the Atlantic Ocean. Mallett is ordered by State Secretary David Seymour to investigate the unusual weather phenomena. It is the hottest winter on record in Mongolia and Naranbaatar, the chief of the Tsaatan tribe and Oyunbileg’s husband, understands that something strange is about to happen. The horses and the reindeers are frightened and nervous and it is clear that his tribe is facing imminent danger.
28th November 2012.
An enormous earthquake strikes Antarctica just a few days after terrible floods have killed thousands of people in the countries of Western Sahara. People start going crazy. According to a number of pseudo-religious sects, non-human entities are communicating through the “red-apple boys”, and thousands of religious fanatics gather in Termoli just outside the clinic where they are hospitalized.
General Mallett ends his investigation: the evidence indicates that alien entities are attacking the planet Earth.
The ONU Security Board constitutes an Emergency World Government. US President Nicholas Wakeman makes a speech on TV revealing the evidence of the existence of a dangerous alien race.
The situation is dramatic and delicate. It is decided that the New World Order led by former World Bank President George Mason will face the alien attack. The aliens may be powerful and dangerous, but Humanity will survive. God is with us!
It’s war.
In reality, the New World Order is a dictatorial Global State and General Mallett is chosen to direct the Special Police who will protect Humanity from those people whose minds have already been taken over by the aliens. Suspicion is rife and everyone is seen as a potential threat for the World. General Mallett, however, is unable to control the Special Police and local squads around the World start to abuse their power, settling old accounts and consolidating their dominance.
Even Gianni Vincenzi is wanted by the Police in connection with his activity in the Workers’ Union, but he manages to escape to the countryside.
In an unexpected turn of events, Roger Craig, former US marine in the same battalion with Mallett in the First Gulf War, sends a coded message to the General: “There’s no alien attack, this is just a plan to turn the World into a Global fascist state.” Mallett is incredulous and decides to leave for Syria to check the validity of the reports from the local Special Police Squad. Of course when he gets to Damascus he realizes that the situation is far from what he has been led to believe. The grim truth is that the Police squads have massacred the local population and given rise to a civil war in the city.
Why have dozens of Democratic Countries given up their National Sovereignty and joined the New World Order?
What will General Mallett do when he gets back to Washington DC?
Why is Gianni Vincenzi hiding out in the countryside?
What has happened to the Tsaatan tribe?
Why are so many cataclysms happening all around the World?
Maybe the old scientist Geremiah Satchinov is right and the “red apple” is in fact the planet Nibiru.
And if Nibiru exists and is getting closer, what will happen to the Planet Earth?
What will happen to mankind?
È il 7 novembre 2012.
Gianni Vincenzi, musicoterapeuta part-time di Termoli, osserva lo strano comportamento di quattro giovani pazienti affetti da autismo che, apparentemente senza nessuna ragione, si riuniscono davanti a una finestra del Centro di Recupero dove Gianni lavora, e cominciano a scuotere le braccia e la testa ripetendo la frase “Mela Rossa attraversa la finestra”.
Il giorno dopo Pino Ajello, infermiere presso lo stesso Centro, riprende con il suo cellulare la “performance” dei quattro ragazzi e pubblica sul sito internet WebTube il suo video amatoriale che ottiene un successo tanto rapido quanto virale, diventando presto un autentico fenomeno mediatico.
Nel frattempo, nella taiga in Mongolia, la tranquilla vita di una tribù di Tsaatan viene scossa dalla rivelazioni della sciamana Oyunbileg, moglie del capo tribù Naranbaatar, che afferma di avere avuto una visione spaventosa: gli Tsaatan dovranno dirigersi verso nord per evitare conseguenze terribili, invece di intraprendere la consueta migrazione invernale verso sud.
Poco più di una settimana dopo, sulla scrivania del Generale Steven Mallett, per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America, arriva un rapporto dell’Agenzia Meteorologica che descrive una serie di fenomeni atmosferici anomali che stanno colpendo diverse zone della Terra: un’ondata eccezionale di freddo antartico sta raggiungendo il Sud America, nonostante nel continente australe sia già quasi estate, mentre un insolito fronte anticiclonico sta riscaldando ben oltre le medie stagionali ampie zone del nord est asiatico e un fronte monsonico minaccia di entrare da occidente nell’Africa sahariana.
Mallett fa rapporto al suo superiore, il Segretario di Stato David Seymour, che gli dà l’incarico di investigare i fenomeni più a fondo.
In Argentina Fran Gonzalez sta già notando le conseguenze dell’ondata di freddo antartico. Fran lavora nel porto di Mar del Plata; dopo aver passato quasi dieci anni in Spagna lontano dalla sua famiglia, ha deciso di tornare a casa: la situazione lavorativa in Europa è peggiorata drasticamente a causa della crisi economica, ma Fran, con il gruzzoletto faticosamente messo da parte durante anni di sacrifici, è riuscito ad accendere un mutuo con cui ha comprato un piccolo appartamento nella sua città in Argentina.
Finalmente è tornato a vivere con sua moglie Cristina e sua figlia Pamela, che durante il suo soggiorno in Spagna erano state ospitate da Marta, una zia di Cristina, moglie a sua volta di un ricco possidente uruguayano; in questo momento il maggior problema di Fran è che l’ondata di freddo possa rovinare le agognate vacanze natalizie al mare da lui promesse alla piccola Pamela.
Anche in Mongolia sono evidenti gli effetti dei singolari fenomeni atmosferici che stanno sconvolgendo il pianeta: gli Tsaatan, invece di dover affrontare il freddo intenso del duro inverno della taiga, si ritrovano a vivere il mese di novembre più caldo della loro storia.
In un primo momento ringraziano la Grande Madre Terra che attraverso Oyunbileg ha garantito loro la salvezza indicando un nuovo cammino a nord, ma ben presto comprendono che qualcosa di anomalo sta accadendo. Naranbaatar sa leggere i segnali della Natura e vede come le renne e i cavalli siano ogni giorno sempre più nervosi e spaventati: gli Tsaatan dovranno affrontare un periodo di grandi e terribili cambiamenti. Sarà in grado il capo tribù di condurre il suo popolo?
Il 28 novembre un enorme terremoto colpisce l’Antartide: è il secondo grande cataclisma che colpisce la Terra in pochi giorni dopo le catastrofiche inondazioni che hanno colpito i Paesi dell’Africa Sahariana che sono costate la vita a migliaia di persone in una delle zone più povere del Pianeta. Fortunatamente il terremoto in Antartide non causa vittime, ma fa scattare tutti gli allarmi e una serie di reazioni incontrollate.
A Termoli si riuniscono centinaia di adepti di gruppi e di sette religiose di tutto il mondo, convinti che i quattro ragazzi autistici siano in realtà un mezzo attraverso cui entità superiori stanno avvisando l’Umanità di un pericolo imminente: ciò che era nato come un innocuo fenomeno mediatico diventa presto la causa di un delirio collettivo che costringe le autorità a chiudere il Centro dove sono ricoverati i ragazzi e ad innalzare imponenti misure di sicurezza.
Intanto il Generale Steven Mallett termina le sue investigazioni: i fenomeni atmosferici e il terremoto antartico non possono essere considerati fenomeni naturali. Qualcosa o “qualcuno” sta attaccando la Terra. Mallett fa rapporto a Seymour, che gli rivela un Segreto di Stato: 6 anni prima una base militare nel deserto del New Mexico era stata attaccata da entità aliene che avevano causato diverse vittime tra le forze armate. Solo due militari erano sopravvissuti all’attacco. Il primo non aveva retto allo shock suicidandosi pochi giorni dopo, mentre l’altro, il Maggiore Roger Craig, era impazzito ed era fuggito dopo aver disertato, ed era tuttora ricercato perché potenzialmente pericoloso.
La rivelazione di questo segreto, insieme ai rapporti dei maggiori esperti riguardo i cataclismi rendono la situazione drammaticamente chiara: la Terra è l’obiettivo di un attacco alieno, per fronteggiare il quale il Consiglio di Sicurezza dell’ONU decide di costituire un Governo Unico Mondiale di Emergenza.
Il Presidente degli Stati Uniti Nicholas Wakeman spiega la nuova situazione in mondovisione, scatenando il panico ovunque.
Il nuovo Governo, presieduto da George Mason, già Presidente della Banca Mondiale, cerca di tranquillizzare gli animi attraverso i media: gli alieni sono potenti e pericolosissimi, ma l’Umanità unita con l’aiuto di Dio riuscirà a respingerli.
È però necessario stare attenti, in quanto gli invasori sono in grado di manipolare le menti degli umani più deboli e più antisociali.
Sono stati proprio gli alieni ad avvisare la Terra del loro arrivo, attraverso le azioni dimostrative in Africa e in Antartide, ma soprattutto attraverso la diffusione del messaggio della “mela rossa”. Ma mentre gli innocui ragazzi autistici sono stati usati solo come semplici messaggeri, altri soggetti potrebbero diventare un pericolo reale per la Terra.
Si incoraggia così la delazione.
Mallett viene nominato Direttore del Dipartimento di Sicurezza Interno, una sorta di Polizia Speciale costituita per mantenere l’ordine civile e isolare i soggetti che si presume possano essere controllati mentalmente dagli alieni.
La Terra è ufficialmente in guerra, per cui tutti i Paesi del mondo diventano in pochi giorni un immenso Stato di Polizia: Gianni Vincenzi è ricercato dalle forze speciali in quanto accusato di essere un collaborazionista, ma riesce a sfuggire miracolosamente alla cattura scappando nelle campagne molisane.
Peggio va a Cristina Gonzalez che viene arrestata per il suo passato di studentessa “rivoluzionaria”, in quanto protagonista dei disordini all’Università durante gli ultimi anni della dittatura militare.
Steven Mallett ignora di essere solo un fantoccio, ma inaspettatamente qualcosa riesce a svegliarlo dal suo torpore: Roger Craig, già suo uomo in Iraq durante la Prima Guerra del Golfo, riesce a contattare il vecchio Generale attraverso un messaggio in un codice segreto usato durante quella campagna militare.
Craig racconta la sua versione dell’”incidente alieno” e mette in guardia Mallett: non c’è nessun attacco alieno in corso, si tratta di una crudele montatura di cui è vittima tutto il pianeta, e le divisioni nazionali della sua Polizia Speciale si stanno abbandonando a massacri e razzie a sua insaputa, approfittando della situazione per fare i propri interessi o per regolare vecchi conflitti privati.
Mallett, sconvolto, decide di andare a controllare di persona e parte per la Siria, dove, secondo il rapporto ufficiale, c’erano stati solo scontri di minore rilevanza con poche decine tra vittime e feriti. Giunto a Damasco si accorge che la situazione è ben diversa…
Che cosa ha spinto i governi di decine di Stati teoricamente democratici a rinunciare alla propria sovranità nazionale per appoggiare il nuovo ordine mondiale?
Cosa farà il Generale Mallett al suo ritorno a Washington?
Che ne sarà di Gianni Vincenzi, in fuga senza sapere un perché?
Riuscirà Fran Gonzalez a salvare sua moglie dalla Polizia Speciale?
Quale sarà il futuro di Naranbaatar e della sua tribù Tsaatan?
Ma soprattutto, perché stanno avvenendo tutti questi fenomeni catastrofici sulla Terra?
Cosa sta accadendo al nostro pianeta?
E se la “mela rossa” invocata dai ragazzi autistici fosse il pianeta Nibiru di cui parlava lo scienziato pazzo Geremiah Satchinov che si sta avvicinando alla nostra orbita?
E se così fosse, cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
Che ne sarà della Terra e del genere umano?
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